S’intitola “Perché tacere?” ed è il primo forum annuale su legalità, trasporti e logistica. Organizzato da Cna – Fita e dal Corriere dei trasporti, il forum dedicato alla legalità e al pericolo di infiltrazioni malavitose nei trasporti e nella logistica, pericolo più volte evidenziato nei mesi scorsi, anche attraverso stradafacendo, dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto Paolo Uggè, si svolgerà il 31 maggio a Roma al Palazzo dell’Informazione in piazza Mastai a partire dalle 9,30. Obiettivo del forum è quello di iniziare un percorso di lavoro ricorrente per alzare il livello di consapevolezza e di conoscenza del fenomeno delle infiltrazioni malavitose nel settore dei trasporti e della logistica., attraverso un nuovo appuntamento che anno dopo anno faccia confrontare politica operatori e associazionismo sul tema cruciale della legalità, fondamentale per la sopravvivenza di questo importante comparto economico. Il tutto all’insegna di uno slogan tanto semplice, quanto efficace: senza legalità non c’è libertà, senza libertà non c’è libero mercato, senza libero mercato non c’è impresa. La prima edizione del forum si concentrerà sul tema delle infiltrazioni malavitose e sarà suddiviso in tre tavole rotonde. Nella prima si discuterà sul contrasto delle infiltrazioni malavitose tra Italia e Europa (con interventi di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, Anna Canepa, magistrato della Direzione nazionale antimafia, Rosario Crocetta, vice presidente della neonata Commissione antimafia europea e Alfredo Mantovano, ex sottosegretario all’Interno nel passato governo); nella seconda tavola rotonda Giovanni Tizian, giornalista de L’Espresso, e Rita Palidda, professoressa dell’Università di Catania, affronteranno il tema del valore della denuncia; il terzo e ultimo appuntamento prevede invece gli interventi di Ivan Lobello, esponente di Confindustria, Piero Luzzati,di Confetra, Paolo Govoni, di Cna Emilia Romagna, e Cinzia Franchini , presidente di Cna – Fita che discuteranno sulle possibili risposte che la rappresentanza d’impresa può contribuire a dare nel contrasto al crimine organizzato.