Costi per la sicurezza, i legali di Conftrasporto scrivono all’Antitrust

La battaglia sui costi della sicurezza, che vede schierati da una parte gli autotrasportatori (pronti a difendere in tutti i modi la legge che prevede un costo per chilometro sotto il quale non si possa scendere per non mettere a repentaglio la qualità dei camion e la professionalità dei conducenti) e dall’altra la committenza (in molti casi interessata solo a pagare il meno possibile per il trasporto delle proprie merci preferendo il proprio guadagno alla sicurezza degli altri) si combatte anche davanti dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Ed è proprio ai responsabili dell’ autorità, nota anche come Antitrust, che si sono rivolti, su mandato di Fai Conftrasporto, gli avvocati dello studio legale Callipari, affermando che  “senza i costi della sicurezza si determinerebbe una forte penalizzazione della sicurezza stradale e sociale la cui tutela verrebbe irrimediabilmente compromessa”.  Un’affermazione che rappresenta una risposta forte quanto inequivocabile al parere espresso proprio dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato che lasciava trasparire il tentativo di classificare le norme introdotte dal Parlamento (con l’articolo 83 bis e successivi provvedimenti) come disposizioni in contrasto con l’ordinamento giuridico comunitario e nazionale, che vietano espressamente la stipula di patti di cartello. “La norma si pone il chiaro obiettivo di limitare l’elevato numero di incidenti stradali e le troppe vittime che ancora oggi si registrano”, sottolineano nelle loro osservazioni gli esperti  legali di Conftrasporto, “e anche il Parlamento, proprio in occasione del dibattito parlamentare sul decreto Salva Italia, ha voluto riconfermare, attraverso un chiaro ordine del giorno, opportunamente condiviso dal Governo, la necessità di mantenere il riconoscimento dei costi incomprimibili della sicurezza”. Nelle osservazioni inviate all’Antitrust si sottolinea infine che “la certificazione del ministero competente conferma quanto i costi per la sicurezza siano ben diversi dai prezzi o dalle tariffe”.