Caro gasolio, sono in arrivo nuovi aumenti. Cna-Fita chiede il rimborso delle accise

La previsione di nuovi possibili rincari del gasolio alla pompa, legati al calo delle scorte Usa di greggio, ha spinto  i rappresentanti di Cna-Fita a rilanciare la proposta sul rimborso delle accise e sugli urgenti interventi di liberalizzazione necessari per calmierare l’aumento generale dei prezzi.  Una proposta che l’associazione nazionale di artigiani e piccole e medie imprese del trasporto merci inserita nella Cna, la Confederazione nazionale artigiani , aveva già avanzato il 25 luglio scorso invitando il Governo a rendere mensile il rimborso delle accise, anticipando in questo modo il recupero degli aumenti della tassazione che sono stati effettuati già a partire dallo scorso aprile e nei mesi successivi.

Cna-Fita ha anche proposto di limitare il rimborso al solo conto terzi premiando quel trasporto merci su gomma che garantisce maggiori livelli di sostenibilità economico-ambientale e di sicurezza. “Questa scelta”, hanno spiegato i responsabili dell’associazione, “lasciando invariati i saldi di bilancio, permetterebbe anche di estendere il beneficio ad altre classi di carico al di sotto delle 7.5 tonnellate”. Per quanto riguarda invece l’aumento del prezzo del gasolio la Cna-Fita ha invitato l’attuale esecutivo “a porre maggiore attenzione su quelle misure, come il progetto “libera la benzina”, che potrebbe, sul mercato, attraverso una necessaria liberalizzazione, calmierare l’aumento dei prezzi del carburante”, ribadendo che “quest’aumento rimane comunque escluso da qualsiasi rimborso o incentivo e che vede le imprese assorbirne il carico senza poterlo recuperare sul mercato. A conti fatti, escludendo il carico delle accise, in due anni il prezzo del gasolio è aumentato di circa 0,40 centesimi litro”.