“Dopo numerose modifiche e decreti di nuove proroghe, con la manovra di ferragosto si è finalmente preso coscienza di un serio problema che andava risolto. Tuttavia, occorre tenere alta la guardia da un lato per impedire che tale abolizione si trasformi in un regalo alle ecomafie (altrettanto dannoso per le imprese) e dall’altro per capire chi alla fine pagherà il conto, visto che decine di migliaia di imprese si sono già iscritte e hanno già pagato i contributi: questi soldi versati devono necessariamente essere restituiti alle imprese, senza tentennamenti”. Così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia, ha commentato il “caso Sistri”, ovvero il sistema di tracciabilità dei rifiuti da mesi al centro di polemiche per il suo mancato funzionamento (denunciato da migliaia di operatori) e per la ferma volontà (del ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo) di farlo comunque partire ad ogni costo.
“Forse sarà il caso di verificare ora, e se l’abolizione sarà portata a termine, la possibilità legale di mettere in atto una vera e propria Class Action per recuperare i soldi già spesi dalle imprese per un sistema che non è mai partito e addirittura sembra non esistere”, ha aggiunto il segretario generale Carlo Piccinato, “Si tratta di 35 milioni di euro, raccolti nei due anni passati presso le imprese, in particolare la miriade di imprese artigiane coinvolte (più di un milione di euro solo in provincia di Brescia). L’idea che non deve passare è comunque che siano le imprese a rifiutare i controlli su una corretta gestione dei rifiuti. È vero che il Sistri così com’è e non lo vogliamo, ma è necessario porre l’accento sul fatto che quello che non ci va giù è il modo di operare di questo mostro inapplicabile, una su tutte quella del malfunzionamento della piattaforma e dell’incompetenza fin qui evidenziata dell’intera struttura: non si era mai visto un testo unico (peraltro illeggibile) su una norma che ha poco più di un anno di vita. E non è che resuscitando il Sistri con la falsa promessa di modifiche e aggiustamenti queste cose miglioreranno, anzi, contribuiranno a confondere ancora di più un quadro già di per sé inaudito. E’ per questo che invitiamo tutti i parlamentari bresciani a contribuire fattivamente perché su questa idea del Sistri sia finalmente messa sopra la pietra tombale”.