Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a una modifica delle tabelle per i danni biologici, argomento molto sensibile per le compagnie assicurative nel ramo della Rc Auto. E’ stata infatti redatta una “nuova tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra dieci e cento punti di invalidità e del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto, comprensiva dei coefficienti di variazione corrispondenti all’età del soggetto leso”.
La nuova tabella è stata elaborata da un’apposita commissione istituita presso il ministero della Salute a seguito di quanto disposto dal Codice delle assicurazioni private del 2005. Fino a oggi, chi in seguito a un incidente stradale subiva un danno (dal banale colpo di frusta alla drammatica amputazione) riceveva un risarcimento in base ai punti di invalidità, che solitamente rappresentavano una media tra la perizia del medico dell’infortunato e quella del medico dell’assicurazione. Quasi ogni tribunale disponeva però di proprie tabelle. Il 7 giugno scorso i giudici del la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12408, avevano esteso i valori delle “tabelle milanesi” a tutto il territorio nazionale per la valutazione degli indennizzi in caso di invalidità. La ratio era quella di uniformare tabelle e coefficienti in un sistema eterogeneo e suscettibile di creare disuguaglianze tra categorie di vittime identiche ma residenti in regioni diverse. La Corte di Cassazione aveva considerato i valori in vigore presso il Tribunale di Milano “del tutto proporzionati” e utilizzabili come valido criterio di riferimento in materia di risarcimento.
Ora per quantificare in concreto il danno risarcibile si utilizzeranno le tabelle ministeriali, che riducono in modo significativo gli importi fino a oggi previsti. Nell’attuale formulazione il provvedimento definisce danno biologico la menomazione temporanea e/o permanente all’integrità psicofisica della persona, riscontrabile dall’accertamento medico. Viene escluso dunque il danno morale, riconosciuto invece da alcuni tribunali, tra cui quello milanese, e che viene quantificato sulla base della sofferenza psicologica subita dalla vittima di incidente. Soddisfatti gli assicuratori che aspettavano da cinque anni un provvedimento analogo a quello già in vigore per le lesioni lievi (che portano a invalidità inferiori al 9 per cento). Vittorio Verdone, direttore auto dell’Ania (Associazione nazionale imprese di assicurazioni) ha dichiarato: “I nuovi criteri ci permetteranno di fare una stima sulle cifre da accantonare, prevedendo di conseguenza tariffe e premi”. Il portale dell’Anas “Le strade dell’informazione” cita anche un esempio: un ventenne con invalidità permanente al 90 per cento oggi ha diritto a una cifra che varia tra 900 mila euro ed 1 milione 100mila euro. Con i nuovi criteri otterrà al massimo un risarcimento di 600 mila euro. Il risarcimento è inversamente proporzionale all’età (l’importo si riduce costantemente con il crescere dell’età).