Un imprenditore cinese proprietario di una Lamborghini Gallardo era talmente insoddisfatto del servizio di assistenza offerto dal concessionario da organizzare un folle spettacolo con tanto di operai pagati per imbracciare mazze e martelli e distruggere la sua auto. La questione si era aperta a fine novembre 2010, quando il proprietario per via di alcuni problemi con il suo bolide, si era rivolto all’assistenza locale. Ma, nonostante i controlli, i problemi al motore rimangono. Anzi l’auto viene pure danneggiata durante un trasporto in officina. Ne scaturisce così una battaglia legale tra assicurazioni, fino alla decisione da parte del proprietario dell’auto di demolire la Gallardo. Sì, ma di demolirla nel vero senso della parola, a suon di mazzate. L’esecuzione è avvenuta in una giornata particolare, la “Giornata mondiale dei diritti del consumatore”, il 15 marzo. Come le ultime Gallardo, anche la Coupè di prima generazione (la L140) è dotata di un 10 cilindri a V caratterizzato da un angolo compreso tra le bancate di 90°. 40 valvole, doppio albero a camme in testa, l’unità delle prime Gallardo Coupè era alimentata per mezzo di un sistema di iniezione indiretta, poi sostituito dall’iniezione diretta stratificata con l’avvento delle versioni LP560/4. La vettura era disponibile sia con cambio manuale sia con cambio robotizzato e-gear, entrambi a sei rapporti. La vettura distrutta in Cina, in buone condizioni d’uso, ha un valore compreso tra i 65 e gli 85.000 euro. In ogni caso è un peccato mortale danneggiare un simile gioiello di meccanica e design. Fortunatamente non si trattava della nuovissima Gallardo Tricolore.