Per sapere come sta il pendolare
i sindacalisti viaggiano in sala vip!

Il Governo vuole scoprire come vengono curati gli italiani, come funzionano gli ospedali italiani? Per scoprirlo non mandi il ministro alla Sanità Ferruccio Fazio in un ospedale come quello dove una sedicenne è morta per un ascesso alle tonsille, o in strutture dove negli ultimi mesi sono passati più carabinieri poliziotti e magistrati che medici (per indagare su morti fin troppo sospette): lo mandi invece in un reparto d’eccellenza della miglior clinica privata, magari dopo aver fatto telefonare all’amico primario perché facesse tirare tutto a lucido. Oppure: qualche ministro vuole scoprire come si alimentano gli italiani sul lavoro? Invece di mandare qualche ispettore alla mensa di una fabbrica, faccia preparare per loro una saletta riservata da Cracco Peck con una tavola imbandita d’ogni ben di Dio (senza dimenticare del caviale Beluga e una bottiglia di Krugg ben ghiacciato…). O, ancora, i sindacati,  vogliono fare un’indagine su come si vestono mediamente gli italiani? Vadano (magari con in tasca una carta di credito oro del sindacato) nel quadrilatero della moda milanese, a fare shopping da Valentino o Chanel, Armani o Dolce & Gabbana, Fendi o Gucci… Non sono considerazioni frutto di un colpo di sole (siamo in pieno inverno!) o di qualche bicchiere di troppo: sono solo alcuni dei pensieri che mi sono venuti in mente leggendo l’agenzia Ansa di ieri nella quale si annuncia agli italiani che i responsabili di Cisl e Uil con il ministro dell’economia “testerà la rete di trasporti e quella viaria nel Mezzogiorno”. Per farlo, ci informa l’agenzia, “viaggerà come un qualsiasi passeggero, così come del resto i suoi accompagnatori. Prima tappa, spiega ancora l’agenzia Ansa, “sarà a Napoli, con il Freccia Rossa, poi Lamezia Terme, e infine Reggio Calabria”. Come? Ho letto bene? Con il Freccia Rossa? Scorro a ritroso le righe battute dall’agenzia: dice esattamente così. Ma come: per scoprire come viaggiano gli italiani non avrebbero dovuto prendere un treno dei pendolari, di quelli dove si sta ammassati come sardine, con i sedili luridi o bucati, gli impianti di riscaldamento che lasciano i vagoni ghiacciati d’inverno e l’aria condizionata che non c’è e fa cuocere d’estate? Macché! I rappresentanti del governo e gli amici sindacalisti viaggiano nelle carrozze riservate. Per l’esattezza, scrive sempre l’agenzia, “nella tratta Roma-Napoli hanno viaggiato in uno dei ‘salottini’ separati delle carrozze di prima classe. E durante il viaggio Roma-Napoli nessuno dei passeggeri li ha avvicinati”. E ci credo: i comuni mortali nei salottini dei vip hanno quasi timore ad accostarsi. E se qualcuno ha tentato di avvicinarsi, immagino che qualche poliziotto li abbia tenuti a debita distanza… Incredulo, proseguo la lettura e scopro che nelle prossime ore ministro e sindacalisti lasceranno la città calabrese in pullman, questa volta per verificare i tempi e le condizioni del viaggio su strada. L’agenzia non dice se, per l’occasione, la Rolls Royce abbia fornito un pullman speciale con bar privato, jacuzzi e, come avrebbe detto Fantozzi, poltrone in pelle umana… Forse lo scopriremo alla prossima puntata. Nell’attesa mi permetto di dire alla ‘strana comitiva’ (la definisce così l’Ansa, non io…) che se vogliono scoprire davvero come si viaggia in Italia, Conftrasporto sarà felicissima di consigliare alcune tratte sulle quali i pendolari non viaggiano come bestie ma solo per per la semplice ragione che molti animali viaggiano meglio! E colgo l’occasione per invitarli, a nome di Conftrasporto e di decine di migliaia di camionisti, a salire su un Tir e a percorrere le strade italiane per vedere davvero come viaggia, lavora e vive ogni giorno chi si sposta per lavoro. Ma questo (intendo il posto in cabina di guida  accanto al camionista) forse è un osservatorio troppo reale per i nostri politici e sindacalisti. Loro, per provare “le difficoltà delle strade ferrate e di quelle gommate, che non permettono al Meridione di essere alla pari con altre realtà”, come ha detto il leader della Cisl all’Ansa, ritengono più opportuno viaggiare nel salottino vip del Frecciarossa… (però  vestiti casual, maglioncino e blue jeans, per fare come Franceschiello che si vestiva da popolano per scoprire cosa pensava il popolo…). Mi viene in mente Groucho Marx quando diceva: “mi batto per una società dove tutti possano mangiare aragoste”…

Paolo Uggè