Nei trasporti i rincari maggiori,
ma non per le merci sui camion

I recenti dati diffusi dall’Istat segnalano il trasporto come comparto che ha fatto registrare i rincari maggiori, con una variazione media annua dei prezzi dei trasporti pari al +4,2 per cento. Il dato, che potrebbe indurre in alcune valutazioni non riconducibili alla realtà, merita dei  chiarimenti. La voce trasporti, non è infatti riconducibile al solo autotrasporto di merci, ma ricomprende anche quello su ferro, via acqua, aerea, nonchè di persone. I dati in possesso di Conftrasporto attestano un calo di fatturato dal 7 al 10 per cento nelle imprese esercenti l’attività di autotrasporto e una riduzione media dei corrispettivi che oscilla intorno al 10 per cento. Questo in presenza di un calo della domanda di trasporto, determinato anche dal contemporaneo incremento dell’offerta, causata dall’arrivo di nuovi operatori provenienti dai Paesi recentemente entrati nell’Unione europea, ha determinato inoltre una riduzione media di circa il 10 per cento nei prezzi riscossi. Aggiungendo gli incrementi delle voci gasolio e personale (che incidono per circa il 60 per cento sui costi complessivi) appare in tutta la sua evidenza quanto sia profonda la crisi nella quale si trovano le imprese che esercitano l’attività di autotrasporto su gomma. Questo non significa che gli intermediari, gli operatori logistici, gli spedizionieri non siano riusciti, grazie a una capacità contrattuale diversa, a realizzare incrementi anche superiori a quello indicato dall’Istituto di statistica. Ma questo dimostra solo come sia stata giusta l’intuizione  di introdurre elementi di trasparenza nella filiera voluta dalle associazioni e approvata dal Parlamento in agosto. In conclusione possiamo tranquillamente affermare che  il balzo del 4,2 per cento nel costo dei trasporti che emerge dai dati Istat  non è dovuto alle imprese di autotrasporto. E che quando le norme sopra richiamate  diverranno realmente operative sicuramente i fattori di costo per i trasporti potranno essere in linea con gli altri.

Paolo Uggè