Grecia, passa la legge. Camionisti in rivolta, blocchi in tutto il Paese

Come da previsione la tanto discussa legge contestata dagli autotrasportatori greci è stata approvata questa mattina. In un’aula semideserta – erano presenti solamente 99 deputati su 300 – la legge che liberalizza la professione è passata con 83 voti a favore, quelli della maggioranza e del centrodestra, e i 16 contro della sinistra e dell’estrema destra. La decisione ha mandato su tutte le furie i camionisti, che hanno deciso di interrompere con i loro mezzi pesanti due delle principali direttrici che collegano Atene con il resto della Grecia e altre importanti arterie.
I blocchi riguardano l’autostrada Atene-Salonicco, all’altezza di Metamorfosi, nel tragitto che collega la capitale a Lamia, e la superstrada Atene-Corinto all’altezza di Magoula. La Polizia è stata costretta a deviare il traffico. A Salonicco, intanto, una colonna di camion, come riferiscono i media, si sta muovendo verso il centro della città. Blocchi anche sulla via Egnatia, che attraversa il Paese da Est a Ovest. In qualche caso, i blocchi vengono posti e poi tolti e sostituiti con altri per evitare un’azione di forza della Polizia. Dopo i dieci giorni di sciopero consecutivo e le manifestazioni, il clima era già bollente da questa mattina e si ulteriormente surriscaldato dopo l’approvazione della legge. Davanti al parlamento la Polizia ha infatti lanciato lacrimogeni contro i camionisti, che qui hanno passato la notte, e hanno ripreso a manifestare dopo l’approvazione della legge cantando l’inno nazionale. Alla protesta si sono aggiunti anche i lavoratori delle ferrovie (Ose) che oggi scioperano contro la privatizzazione voluta dal governo. Davanti al parlamento, infrangendo i controlli di Polizia, nel primo pomeriggio sono arrivati anche due camion.
Ieri tremila autotrasportatori avevano marciato fino al parlamento per chiedere di modificare la legge estendendo il periodo di transizione da 3 a 5 anni e fornendo garanzie per il rimborso parziale del valore delle vecchie licenze. Ma il governo aveva respinto tali richieste.
Lo sciopero dei camionisti dura ormai da 10 giorni e comincia ad avere effetti sull’industria e il commercio e minaccia penurie di carburante. Uno sciopero che potrebbe continuare, anche perché gli slogan urlati fuori dal parlamento sono “Ladri, ladri” e “Non faremo marcia indietro”.