Forse sarebbe meglio restare a casa. Ma, visto che non si può, bisogna fare i conti con i costi del trasporto. Spese che, anno dopo anno, crescono sempre più. A Caltanissetta, per esempio, muoversi e viaggiare costa l’8,4 per cento in più rispetto allo scorso anno. Un fenomeno tutto siciliano? Nemmeno per sogno, visto che la provincia al secondo posto in questa classifica è Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, dove il costo del trasporto è aumentato del 7,9 per cento. I dati in questione sono stati elaborati da Confartigianato, che ha messo assieme tutte le voci, dagli aerei ai treni, ma anche l’acquisto dell’auto, la manutenzione e il carburante.
Ad aprile scorso, dice lo studio, l’aumento medio nazionale è stato del 5,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2009, ma le differenze da regione a regione e da città a città sono rilevanti: il primato regionale spetta al Friuli Venezia Giulia (+6,6 per cento), seguito dalla Sicilia (+6,3 per cento) e dal Piemonte (+6,1 per cento). Per quello che riguarda le province, dopo Caltanissetta e Pordenone, c’è Trapani, con una crescita del 7,6 per cento, seguita da Lodi (+7,5 per cento), Viterbo (+7,3 per cento), Belluno (+7,2 per cento), Torino (+7,1 per cento), Trieste (+6,7 per cento), Parma (+6,4 per cento) e Napoli (+6,4 per cento). I valori sono invece relativamente bassi per quello che riguarda le due grandi metropoli: a Roma si spende il 4,1 per cento in più rispetto allo scorso anno, a Milano il 5,1 per cento. Ultima in questa classifica è Aosta, dove per i trasporti si spende “solo” il 4 per cento in più dello scorso anno.