Auto, in Europa cala il mercato:
giù l’Italia, bene Belgio e Spagna

L’effetto incentivi sta definitivamente svanendo. Anche in Europa. Dopo che marzo aveva fatto segnare un calo in Italia, ma una crescita globale nel continente, il bilancio di aprile è decisamente diverso. Lo scorso mese, infatti, il mercato dell’auto nell’Europa a 27 ha fatto segnare, dopo dieci mesi positivi, una diminuzione del 7,4 per cento (1.134.701 unità). Lo ha comunicato l’Acea, l’associazione dei costruttori europei. Il motivo è semplice: sono finiti o sono ormai agli sgoccioli gli incentivi messi in campo dai diversi governi europei.
Nei primi quattro mesi il mercato dell’auto nell’Europa a 27, sottolinea l’Acea, è cresciuto del 4,8 per cento su base annua, a 4.809.647 unità ma in raffronto al pari periodo 2008 è in calo dell’11,6 per cento.
La Germania rimane ancora il mercato maggiore in Europa con 259.414 unità immatricolate ad aprile, ma segna un calo su base annua del 31,7 per cento. Male anche l’Italia, dove son state consegnate 159.971 auto, il 15,7 per cento in meno rispetto alle 189.661 dell’aprile 2009. Negativi anche i risultati di Repubblica ceca (-13,2 per cento), Polonia (-11,9 per cento) e Austria (-11,6 per cento). Pesantissimo il crollo della Bulgaria (-50,8 per cento). Sorridono ancora invece i mercati francese (+1,9 per cento), britannico (+11,5 per cento), belga (+20,3 per cento) e spagnolo (+39,3 per cento).
In calo anche la quota di Fiat nel mercato europeo, scesa al 7,7 per cento rispetto all’8 per cento di marzo e al 9,8 per cento di aprile 2009. Lo scorso mese Fiat Group Automobiles ha immatricolato 87.630 vetture nell’Europa a 27, il 27,3 per cento in meno rispetto alle 120.499 di aprile 2009. A marzo, invece, il Lingotto aveva consegnato in Europa 133.758 vetture, con un calo del 2,6 per cento su marzo 2009. In ogni caso, il gruppo Fiat sottolinea che confrontando i risultati del mese scorso con aprile 2009 va considerato che allora, grazie agli incentivi, erano stati ottenuti volumi e quote record. La principale causa della contrazione di vendite di Fiat Group Automobiles è il calo registrato in Germania, dove lo scorso anno la presenza del gruppo era particolarmente forte, grazie alla gamma di prodotti ecologici che usufruivano degli incentivi alla rottamazione varati dal governo tedesco.
Tra gli altri principali mercati europei, vanno segnalati i risultati ottenuti da Fiat Group nel Regno Unito (+42 per cento dei volumi in aprile e +40,2 per cento nel progressivo annuo) e soprattutto in Spagna, dove le vendite sono cresciute in aprile del 62 per cento (per una quota al 2,9 per cento, 0,4 punti percentuali in più rispetto allo stesso mese del 2009) e nel trimestre del 67,6 per cento, per una quota del 3 per cento (era il 2,5% un anno fa).
In aprile il brand Fiat, il marchio principale del gruppo, ha immatricolato poco meno di 72 mila vetture, per una quota del 6,1 per cento (era l’8 per cento). Ottimi i risultati ottenuti dal brand nel Regno Unito (+57,8 per cento in aprile e +46 per cento nel progressivo annuo) e in Spagna, dove continua l’exploit di vendite: +88,9 per cento ad aprile e +98,4 per cento nel quadrimestre. Ancora una volta la Panda si conferma la vettura più venduta del segmento A, con una quota del 18 per cento in aprile e del 17,7 per cento nel progressivo annuo. La seconda vettura più venduta del segmento A in Europa è la 500, con il 12,75 per cento in aprile e il 12 per cento nel quadrimestre. Nel progressivo la quota del brand Fiat nel segmento A è stabilmente attestata intorno al 30 per cento. Nel segmento B, la Punto è sempre tra le vetture più vendute, con una quota del 7,6 per cento nel quadrimestre.
Le immatricolazioni di Lancia in aprile sono state quasi 9.200, per una quota dello 0,8 per cento. Nel progressivo annuo le vetture vendute dal brand sono state 42.800, il 10,6 per cento in più rispetto allo scorso anno, per una quota che cresce di 0,1 punti percentuali, attestandosi allo 0,9 per cento.
Il marchio Alfa Romeo ha immatricolato in aprile 7.700 vetture, per una quota dello 0,7 per cento. L’arrivo ormai imminente sui mercati della Giulietta – rileva il Lingotto – fornirà un contributo fondamentale alle vendite di Alfa Romeo.