L’incidentalità stradale in Italia mostra qualche miglioramento, anche se i numeri restano tragici: ogni anno si contano sulle strade più di 4.700 morti e oltre 310mila feriti, con un costo sociale superiore a 30 miliardi di euro. Numeri che nel mondo assumono i connotati di un’epidemia: se non saranno adottati provvedimenti concreti da tutti gli Stati internazionali, le vittime sulle strade aumenteranno del 46 per cento nei prossimi 10 anni, dai 1,3 milioni di oggi fino a 1,9 milioni nel 2020.
Contro questa escalation la Federazione Internazionale dell’Automobile, con l’appoggio di tutti gli Automobile e Touring Club del mondo tra cui l’Aci, ha promosso la campagna di sensibilizzazione denominata “Make Roads Safe – Strade Sicure”, il cui obiettivo è quello di dimezzare le vittime sulle strade nel prossimo decennio, salvando 5 milioni di vite, prevenendo il ferimento di 50 milioni di persone e risparmiando così oltre 2.300 miliardi di euro in costi sociali.
Ha parlato anche di questo la delegazione dell’Automobile Club d’Italia (con il presidente Enrico Gelpi e il presidente onorario Rosario Alessi) ricevuta giovedì al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
“L’Automobile Club d’Italia è stato accolto nella più alta sede istituzionale del Paese”, ha dichiarato Gelpi, “quale referente per una mobilità sicura, responsabile e sostenibile. Siamo certi che il ruolo del Presidente a continuo presidio delle istanze degli italiani sarà di stimolo al Parlamento e ai maggiori organismi pubblici e privati del Paese per nuovi e più decisi passi verso una mobilità responsabile. Bisogna infatti abbandonare la logica delle emergenze e strutturare politiche organiche che devono svilupparsi con interventi integrati in modo ordinario e continuativo”.
Napolitano ha ricordato la valenza sociale dell’Aci come promotore della sicurezza stradale nel Paese e il suo ruolo di pubblica amministrazione d’avanguardia con servizi di qualità nel settore della mobilità. In merito alla campagna internazionale “Make Roads Safe”, il Capo dello Stato ha valutato con interesse le proposte scaturite dall’iniziativa, discusse a Mosca nella prima Conferenza Interministeriale mondiale sulla sicurezza stradale e recepite nella risoluzione dell’Onu con la quale è stato indetto il prossimo decennio di azione per la sicurezza stradale.
“Per debellare l’incidentalità”, ha sottolineato Gelpi al Quirinale, “serve l’impegno di tutti: istituzioni, famiglie e imprese. Gli sforzi sistemici devono essere finalizzati alla creazione di una nuova cultura della mobilità responsabile. Gli automobilisti italiani che si riconoscono nell’Aci sono ben consapevoli che la sicurezza stradale va perseguita con un nuovo approccio alla formazione oltre che con l’aumento dei controlli”.
Un contributo importante può arrivare dall’approvazione in via definitiva del Testo unificato per la sicurezza stradale, approvato a marzo dello scorso anno dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e ora al vaglio della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato. Se questo testo entrasse in vigore prima dell’esodo estivo, si potrebbero salvare molte delle 1000 vite umane che ogni anno si perdono sulle strade delle vacanze nei mesi di luglio e agosto.