“È giusto denunciare, come ha fatto il TG1 nell’edizione serale di mercoledì 21 aprile, i tanti casi di padroni senza scrupoli che costringono gli autisti di tir a turni massacranti con elevatissimi rischi per la sicurezza stradale, ma altrettanto giusto sarebbe denunciare l’esistenza di moltissimi committenti, a volte aziende di primissimo piano dell’economia nazionale, che sono i veri e propri “mandanti” di questo fenomeno. Imprese che impongono di fatto agli autotrasportatori di violare la legge, obbligandoli a portare a destinazione le proprie merci chiedendo tempi di consegna che solo violando la legge è possibile rispettare”. È questo, in sintesi, il contenuto di una lettera che il presidente nazionale di Fai Conftrasporto Paolo Uggè ha inviato al direttore del Tg 1, Augusto Minzolini, dopo la messa in onda di un servizio che denunciava i troppi viaggi fuorilegge di moltissimi tir sulle nostre strade. “Il TG 1 ha fatto il suo sacrosanto dovere, quello di informare, denunciando giustamente un fenomeno che esiste ed è anche molto diffuso”, premette Paolo Uggè. “Ma il servizio realizzato dal Tg 1 ha mostrato solamente una faccia della medaglia dimenticando di sottolineare l’assenza di controlli capillari e mirati, che gli autotrasportatori “seri” chiedono da mesi a gran voce, ma restando sempre inascoltati. E soprattutto nel servizio ci si è dimenticati di porre una domanda fondamentale: i proprietari delle merci che vengono spedite non conoscono forse gli orari di carico e scarico? Non sono forse loro a costringere gli autotrasportatori che vorrebbero rispettare le regole a violarle perchè altrimenti la consegna viene appaltata a qualcun altro (e sono in moltissimi) disposto a chiudere un occhio sulla sicurezza, a caricare più del consentito, a guidare ben oltre le ore consecutive previste dal contratto? Al direttore del TG 1″, conclude Paolo Uggè, “ho rivolto un invito: quello a fare un’interessantissima indagine giornalistica per scoprire perché non avvengono i controlli, su tutta la filiera, dal committente al destinatario delle merci, e perché il Governo di fronte a queste situazioni reali preferisce dare voce a spedizionieri e intermediari che sono spesso la principale causa di simili illegali e pericolosissimi comportamenti. Conftrasporto è a completa disposizione del dottor Minzolini, della sua redazione e di qualsiasi altro organo di stampa voglia fare chiarezza su questi strani silenzi”.