Perché l’apparecchio Telepass fa bip sotto i cartelli informativi delle autostrade, anche se non vi sono i tutor? Alla domanda risponde l’Aspi (il principale gestore autostradale italiano) sul Sole 24 Ore Affari Privati. La prima risposta è banale. Il bip indica infatti semplicemente che l’apparecchio è scarico. Ma perché questo bip avviene sotto i cartelli e non sempre? I telepass più evoluti (degli ultimi dieci anni circa) sono in grado di dialogare con i portali sotto cui passa per indicare la sua posizione. “All’epoca questa nuova funzionalità non venne troppo pubblicizzata, per paura che gli utenti si sentissero sotto controllo”, scrive il Sole 24 Ore.
“I tutor non esistevano ancora e chi era al volante poteva pensare che si stava rilevando la velocità di percorrenza del veicolo. In realtà il sistema valuta soltanto la scorrevolezza del traffico. L’uso di questa tecnologia per fare multe non è possibile – scrive ancora il quotidiano economico – il sistema non ha telecamere che associano l’immagine del veicolo al tempo rilevato e quindi non è omologato dal ministero delle Infrastrutture per la rilevazione della velocità. Questo è compito del tutor, la cui presenza è ampiamente segnalata come dal 2007 impone l’articolo 142 del Codice della strada”. Nessun controllo nascosto nella scatoletta grigia, quindi, ma la necessità di sostituire l’apparecchio scarico, che potrebbe non fare scattare la sbarra del casello.