“I tutor non esistevano ancora e chi era al volante poteva pensare che si stava rilevando la velocità di percorrenza del veicolo. In realtà il sistema valuta soltanto la scorrevolezza del traffico. L’uso di questa tecnologia per fare multe non è possibile – scrive ancora il quotidiano economico – il sistema non ha telecamere che associano l’immagine del veicolo al tempo rilevato e quindi non è omologato dal ministero delle Infrastrutture per la rilevazione della velocità. Questo è compito del tutor, la cui presenza è ampiamente segnalata come dal 2007 impone l’articolo 142 del Codice della strada”. Nessun controllo nascosto nella scatoletta grigia, quindi, ma la necessità di sostituire l’apparecchio scarico, che potrebbe non fare scattare la sbarra del casello.