Slitta di 30 giorni il termine di iscrizione al Sistri. Le imprese che producono rifiuti pericolosi, le imprese con più di 10 dipendenti che producono rifiuti anche non pericolosi, le imprese che trasportano rifiuti e i depositi possono infatti iscriversi entro il 30 marzo. Viene estesa però la videosorveglianza agli impianti di incenerimento rifiuti oltre che alle discariche (come già previsto), l’iscrizione al registro anche attraverso la posta elettronica con creazione di uno specifico account e la modifica dei termini per la comunicazione dei dati di movimentazione dei rifiuti stessi. La proroga di 30 giorni è giunta in extremis, visto che la scadenza precedente era il 28 febbraio. È stato lo stesso ministero dell’Ambiente a varare un nuovo decreto. Le modifiche erano state richieste a gran voce dal mondo dell’autotrasporto, decisamente penalizzato dal Sistri in termini di burocrazia. Il vicepresidente dell’Asstri, Claudio Fraconti, aveva evidenziato proprio su questo blog, come di fatto, con l’assenza di controlli – tutti sulle spalle dei carabinieri del Noe, già impegnati in innumerevoli altre operazioni – si sarebbe favorito, grazie al Sistri, l’abusivismo.
I 30 giorni in più consentiranno probabilmente di chiarire anche le incertezze tra gli operatori. Secondo i tecnici del ministero – si legge sul Sole 24 Ore di martedì – “si è resa necessaria anche una definizione più precisa del delegato al fine di chiarire ruolo e responsabilità, modificando l’attuale definizione e portandola nell’ambito del referente e non del responsabile”.
Rimane l’obbligo di dotarsi di un dispositivo per ogni mezzo a motore adibito al trasporto di rifiuti, mentre il sistema Usb può essere relativo alla sola sede legale o in alternativa ci può essere un ulteriore Usb per ciascuna unità locale.
“Un’ulteriore modifica sostanziale”, scrive il Sole, “riguarda i termini per la comunicazione al Sistri dei dati di movimentazione dei rifiuti. In particolare per la movimentazione dei rifiuti pericolosi le otto ore inizialmente previste per i produttori passano alle quattro attuali, mentre per il trasportatore si passa dalle quattro alle due. Per la movimentazione dei rifiuti non pericolosi è azzerata ogni tempistica”.