Nuova stangata per i carburanti,
è il pieno più caro da autunno 2008

Quella di inizio marzo è una vera e propria stangata per chi si muove sulla strada alimentato a gasolio o a benzina verde. Il prezzo della benzina è infatti volato ai massimi da ottobre 2008. Shell ha aumentato di 1 centesimo il prezzo di riferimento della verde, portandosi così a 1,379 euro al litro. Stabili i prezzi delle altre compagnie, secondo il consueto monitoraggio di Quotidianoenergia.it. L’aumento della verde si aggiunge al balzo ai massimi dal novembre del 2008 del diesel, fatto registrare venerdì 26 febbraio sulla scia del recupero delle Borse europee e dell’euro rispetto al dollaro.
Agli scambi elettronici sul New York Mercantile Exchange, i futures in prima consegna si attestano in rialzo di 74 centesimi rispetto alla chiusura di venerdì, con il barile di West Texas Intermediate a 80,40 dollari. Nel frattempo a Londra il barile di Brent, il petrolio estratto dal mare del Nord risale di 71 centesimi a 78,31 dollari. Il monitoraggio sul mercato dei carburanti da parte di “Staffetta quotidiana” dopo il week end segnala invece un ritocco all’insù per Esso. “Il calo dei prezzi dei prodotti raffinati registrato alla chiusura di giovedì sul mercato del Mediterraneo”, scrive il quotidiano online, “aveva aperto qualche spiraglio per un possibile allentamento della tensione sui prezzi alla pompa di benzina e gasolio. E invece venerdì le quotazioni internazionali hanno ripreso a correre, soprattutto sul prodotto leggero”. E i primi effetti sulla rete carburanti italiana già si vedono. Nel fine settimana Esso ha ritoccato all’insù i prezzi di entrambi i prodotti: +5 millesimi, con la benzina a 1,369 euro al litro e il gasolio a 1,214 euro al litro. Ferme, per il momento, le altre compagnie.