Agli scambi elettronici sul New York Mercantile Exchange, i futures in prima consegna si attestano in rialzo di 74 centesimi rispetto alla chiusura di venerdì, con il barile di West Texas Intermediate a 80,40 dollari. Nel frattempo a Londra il barile di Brent, il petrolio estratto dal mare del Nord risale di 71 centesimi a 78,31 dollari. Il monitoraggio sul mercato dei carburanti da parte di “Staffetta quotidiana” dopo il week end segnala invece un ritocco all’insù per Esso. “Il calo dei prezzi dei prodotti raffinati registrato alla chiusura di giovedì sul mercato del Mediterraneo”, scrive il quotidiano online, “aveva aperto qualche spiraglio per un possibile allentamento della tensione sui prezzi alla pompa di benzina e gasolio. E invece venerdì le quotazioni internazionali hanno ripreso a correre, soprattutto sul prodotto leggero”. E i primi effetti sulla rete carburanti italiana già si vedono. Nel fine settimana Esso ha ritoccato all’insù i prezzi di entrambi i prodotti: +5 millesimi, con la benzina a 1,369 euro al litro e il gasolio a 1,214 euro al litro. Ferme, per il momento, le altre compagnie.