Altro che ripresa. Ora a piangere si mettono pure i petrolieri. In un comunicato diffuso lunedì 15 febbraio dall’Unione Petrolifera si evince come l’economia italiana sia tutt’altro che ripartita nel primo mese del 2010. Anzi, quest’anno è iniziato pure peggio del 2009 relativamente ai consumi di greggio, un chiaro indicatore delle merci che si muovono e della produzione, oltre che del clima, ma questo gennaio non è stato certo caldo. I consumi petroliferi italiani nel mese di gennaio 2010 hanno fatto segnare una nuova e pesante flessione, pari all’8,8 per cento (-545mila tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2009, attestandosi a 5,7 milioni di tonnellate.
I prodotti autotrazione, penalizzati da un giorno di consegna in meno, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo del 9,5 per cento (-76mila tonnellate) rispetto a gennaio 2009, mentre il gasolio autotrazione del 3,6 per cento (-69mila tonnellate).
La domanda totale di carburanti (benzina e gasolio) nel mese di gennaio è così risultata pari a circa 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 1,8 di gasolio autotrazione, con un decremento del 5,4 per cento (-145mila tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2009.
La domanda di oli combustibili, sia impiegati nella termoelettrica sia negli “altri usi” ha complessivamente mostrato una flessione del 47,8 per cento.
Continua l’andamento positivo del Gpl autotrazione, che in gennaio ha mostrato un progresso del 10,8 per cento (+9.000 tonnellate), sebbene gli usi totali abbiano fatto segnare un -6,3 per cento.
Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 30,2 per cento, con quelle diesel che hanno rappresentato il 39,3 per cento del totale (era il 46,6 per cento nel gennaio 2009).