Car sharing e bike sharing, l’Italia scopre la condivisione dei trasporti

Bike sharing e car sharing sono parole inglesi che stanno sempre più prendendo piede nel linguaggio comune. Il motivo è semplice: sono in continuo aumento le persone che utilizzano il sistema di biciclette (bike sharing) attivo in vari Comuni o la condivisione dell’auto (car sharing) per spostarsi nelle varie città. Cominciamo dalle biciclette: in questo settore la città migliore è Milano, con 12.346 utenti, un numero quadruplicato rispetto allo scorso anno. I dati sono contenuti nel terzo rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, elaborato da Euromobility con il contributo di Assogasliquidi e Consorzio Ecogas e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In Italia sono 23 le città in cui è attivo il bike sharing elettronico (a tessera magnetica) o meccanico (a chiave codificata). Nelle 13 città che usano il sistema elettronico gli utenti sono aumentati del 206,5 per cento. Detto del boom di Milano, ottima anche la situazione di Roma, con 8.700 utenti (anche qui quasi quadruplicati). Le new entry della bicicletta condivisa sono Bergamo, Genova, Udine, Terni e Siracusa. Il numero maggiore di biciclette a Milano (1.400), che distanzia nettamente Roma (150) e Siracusa (130), seconde e terze classificate. Fra chi ha scelto il sistema meccanico, in testa Modena con 272 bici. Secondo un’indagine commissionata da Euromobility, un italiano su cinque conosce questo servizio, mentre quasi un italiano su quattro utilizzerebbe le biciclette condivise se fossero disponibili nella propria città.
Anche il car-sharing, l’auto condivisa, trova sempre più fan con un aumento degli utenti del 15,14 per cento rispetto all’anno precedente. Milano è in testa per numero di utenti, 4.097, rispetto ai circa 2.800 dell’anno precedente, seguita da Venezia con 3.065. In controtendenza Rimini che ha sospeso il servizio.
Parallelamente cresce anche il numero delle auto disponibili: +12,9 per cento; le città che possono contare sulla flotta maggiore di auto condivise sono Milano e Torino (133 e 119 auto rispettivamente). I mobility manager  sono poi presenti in 41 città; le città, tutte del centro-sud, in cui mancano sono Campobasso, Cagliari, Catanzaro, L’Aquila, Latina, Pescara, Livorno, Sassari e Taranto.