L’Aci: divieto di fumo per chi guida e patente a punti per i ciclomotori

La patente a punti ha ridotto il numero degli incidenti stradali. Ora l’Aci propone di introdurla anche per i giovanissimi in sella ai ciclomotori, che oggi possono guidare con un patentino. Sempre per chi guida i motorini, l’Aci chiede che vengano sottoposti a un esame pratico. E ancora, la guida accompagnata a sedici anni, l’obbligatorietà dei corsi di guida sicura, il divieto di fumo e di utilizzo del cellulare (anche con auricolare e viva voce) per i conducenti e infine interventi immediati sulla rete stradale e autostradale e più in generale sulle infrastrutture legate al trasporto in Italia. È questo il lungo elenco di proposte che il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, ha presentato nel corso dell’audizione alla settima commissione (Lavori pubblici, Comunicazione) del Senato sul testo unificato sulla sicurezza stradale, varato a fine luglio scorso dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
“L’Aci”, ha dichiarato Enrico Gelpi, “esprime grande soddisfazione per il provvedimento ora al vaglio del Senato, perché rappresenta un importante strumento nella prevenzione degli incidenti e riconosce il valore strategico della sicurezza stradale per la società e l’economia del Paese. Motivo di orgoglio è l’accoglimento nell’impianto normativo di gran parte delle proposte dell’Aci contenute nel Manifesto degli automobilisti 2008 e illustrate in audizione alla Camera dei Deputati lo scorso dicembre. L’Automobile Club d’Italia si augura pertanto che il testo unificato sulla sicurezza stradale completi al più presto il suo iter parlamentare”.