I risultati del referendum che si è tenuto in Svizzera, dove i cittadini hanno votato per introdurre quote per i lavoratori esteri, in nome del principio di essere“ padroni in casa propria” e attuando il principio, nobile e condivisibile, dell’accoglienza ma nel rispetto delle regole, impongono precise domande al Governo italiano che non possono restare senza risposta. La Svizzera ha sempre giocato utilizzando le incertezze altrui per raggiungere al meglio i propri obiettivi e fare i propri interessi, infliggendo pesanti sconfitte politiche all’Unione Europea che si è assunta l’onere di gestire i rapporti con la Svizzera in nome e per conto dei Paesi aderenti (anche se le conseguenze sono sempre finite col gravare sui singoli Stati). Continua a leggere