Finite le vacanze, per chi se le è potute permettere, purtroppo i segnali economici non sembrano indurre all’ottimismo. Le rilevazioni della Banca d’Italia, così come quelle dell’Ufficio studi di Confcommercio, prevedono infatti, nella migliore delle ipotesi, un incremento del Pil tra lo 0,3 e lo 0,5 per cento. Ben lontano da altre, forse troppo ottimistiche, previsioni, destinate a trasformarsi in realtà solo se nell’ultimo quadrimestre ci sarà una scatto in avanti significativo che tutti ci auguriamo. Nell’attesa di scoprire se il “miracolo” potrà avverarsi, è consigliabile prepararsi al peggio: ovvero ai tagli ai trasferimenti destinati alle imprese che saremo costretti a fronteggiare se il “buco” di bilancio si dovesse concretizzare. Il trasporto è una componente interessata. Continua a leggere