Il ritardo nelle infrastrutture e negli investimenti del trasporto locale in Italia rispetto al resto d’Europa costa alle famiglie 1500 euro l’anno. Lo rileva lo studio dell’Aci e della Fondazione Caracciolo “Il trasporto pubblico locale in Italia”, che osserva come questo divario, già ribattezzato lo spread della mobilità, vale quasi tre Imu (l’imposta media è di 590 euro). Tutto nasce dal costo degli “automobilisti per forza”, vale a dire i chilometri che si è costretti a percorrere in auto per mancanza di mezzi pubblici efficienti. Continua a leggere