Leggendo le dichiarazioni rilasciate da vari esponenti sembrava che le forze politiche fossero nella gran parte favorevoli al rinvio al 31 dicembre 2015 dell’entrata in vigore delle sanzioni per chi non risultasse iscritto al Sistri, il sistema di tracciabilità del rifiuti. Poi però qualcosa dev’essere mutato visto che la proroga dell’entrata in vigore dell’ammenda, stabilita in 15.500 euro, è stata fissata dal decreto Milleproroghe al prossimo 1 aprile, con poche speranze possa trattarsi di un “pesce”. Può darsi che le motivazioni, per ora segrete, possano essere importanti, ma resta un dato certo: che il sistema di tracciabilità, almeno nella versione fin qui proposta, si è rivelato inutile, come hanno confermato i risultati del Click day; le dichiarazioni del sostituto procuratore antimafia Catello Maresca; i documenti della Commissione parlamentare e le ammissioni dell’attuale ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti che l’11 agosto scorso ha dichiarato: “il Sistri è obsoleto e va sostituito con uno più moderno e funzionale”. Continua a leggere