“Cinque euro all’ora per girare come trottole nel traffico a consegnare pacchi e buste, e questo per 10 ore al giorno consecutive senza pause, mangiando un panino sul sedile del furgone”. A denunciare lo scandalo degli “sfruttati dei pacchi” è un servizio pubblicato su “Il fatto quotidiano” nel quale si racconta delle migliaia di peruviani, ghanesi, tunisini, marocchini, ma anche numerosi italiani, ragazzi soprattutto, che ogni giorno si vedono sfrecciare nelle grandi città tutti i giorni su furgoni delle più importanti società di corrieri. Lavoratori che, denuncia “Il fatto quotidiano”, “un inquadramento contrattuale ce l’hanno, ma solo formalmente visto che il servizio lo appaltano a terzi e sono questi che hanno un rapporto contrattuale diretto con i lavoratori. Continua a leggere