Utilizza cinture di sicurezza, cinghie usurate delle auto, cementi per marmitte, piombi, polveri di freni, o-ring. Tutti materiali poco convenzionali con i quali Giorgio69, al secolo Giorgio Lazzarin, crea le sue tele sulla sicurezza stradale. L’artista brianzolo, nato e cresciuto a Carugo e oggi residente a Cantù, fa così emergere la sua passione per il mondo dei motori, anche suo settore professionale da quasi 30 anni per una nota casa automobilistica tedesca. I quadri, tutti astratti, vengono realizzati con una tecnica vicina al collage: i pezzi “meccanici” rigorosamente già usati e con una vita alle spalle, sono applicati su tele che, in questo nuovo momento creativo, si trovano a ospitare anche cinghie e dischi di lucidatura, mentre i colori acrilici hanno preso il posto di quelli a olio. Continua a leggere