La proposta del presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella di aprire il mercato del trasporto persone a 360 gradi, aprendo nuovi spazi anche a servizi innovativi come quelli proposti da Uber, colosso internazionale ideatore di un’applicazione informatica, che consente di prenotare un’autovettura a noleggio, offrendo contemporaneamente una compensazione ai titolari di licenze di taxi, evidentemente penalizzati da una simile decisione, attraverso un fondo finanziato sia dai nuovi operatori sia dai maggiori introiti fiscali, ha già scatenato le prime reazioni. Prima fra tutte quella del presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggé secondo il quale la proposta di spalancare gigantesche autostrade, liberalizzando il mercato, a piattaforme digitali che impiegano autisti non professionisti (come appunto Uber Pop) è un’idea “bislacca da contrastare in ogni modo e, soprattutto, tutti insieme. Continua a leggere