Il difficilissimo rinnovo del contratto nazionale dei trasporti, che ha visto nelle ultime ore allargarsi sempre più la spaccatura fra le associazioni di categoria e i sindacati; la richiesta all’Europa di difendere, con le nuove norme, non solo i produttori del vecchio continente contro la concorrenza sleale di chi esporta merci di pessima qualità e a bassissimo costo, ma anche gli autotrasportatori italiani dall’assalto di imprese “concorrenti sleali” dei Paesi dell’Est pronte a “rubare” gli appalti magari facendo viaggiare tir vecchi e pericolosi, guidati da autisti non professionisti e, dunque , ancor più pericolosi. E poi il pericolo di tagli alla manutenzione e alla pulizia di autostrade innevate che alla vigilia di un inverno che si preannuncia glaciale fanno temere divieti al transito dei Tir e soprattutto possibili incidenti e code chilometriche; Continua a leggere