Viabilità da incubo e 50 mila posti di lavoro in ballo: è questo lo scenario “post crollo” del viadotto Morandi di Genova descritto da Luigi Merlo, presidente di Federlogistica Conftrasporto ed ex presidente dell’autorità portuale della “Lanterna”. Uno scenario analizzato ai microfoni del Gr3, da Paolo Signorini attuale presidente dell’Autorità portuale, che ha illustrato le principali iniziative adottate per far fronte alla situazione, anche alla luce del fatto che per ancora 4 settimane al Porto di Genova sono programmati arrivi di traghetti e navi da crociera. Iniziative che vanno dall’apertura 24 ore su 24 del porto, per non congestionare troppo il traffico di giorno, a un piano tracciato con i vertici della Polizia stradale per far defluire il traffico. Continua a leggere