“Per aiutare le imprese dell’autotrasporto (ma non solo) a superare l’onda lunga della crisi e scongiurare il pericolo, serissimo, che entro breve decine e decine di attività siano costrette a chiudere, creando centinaia, migliaia di nuovi disoccupati, è necessario ridurre immediatamente il costo del lavoro per le imprese, mettendo da subito in tasca più soldi ai lavoratori e assicurando contestualmente un onere sostenibile, oltre che recuperabile, per lo Stato. E questo è possibile attraverso una moratoria contributiva di sei mesi nei quali le imprese non verserebbero i contributi agli enti previdenziali e altrettanto accadrebbe per i lavoratori. Praticamente occorre congelare i versamenti dei contributi fino a che il peggio non sarà passato, augurandoci che questo avvenga davvero entro la primavera”. È questa la clamorosa proposta presentata oggi pomeriggio al ministero dei Trasporti da Paolo Uggè, presidente della Fai, la federazione autotrasportatori italiani, che nel corso dell’incontro convocato dal ministro Altero Matteoli per discutere di quella che ormai si può definire l’emergenza autotrasporto, ha messo sul tavolo la proposta, elaborata nelle settimane scorse da un gruppo di esperti. Continua a leggere