È stato presentato giovedì 29 luglio a Venezia il progetto per la costruzione del nuovo terminal portuale riservato alle Autostrade del mare. La nuova struttura, ideata da un pool di imprese veneziane riunite nella società consortile Venice New Port, verrà realizzata in area Fusina (Marghera). Il progetto di riferimento, per il quale la Venice New Port metterà sul tavolo un investimento di poco inferiore ai 200 milioni di euro, è il vincente di un bando di gara che, oltre alla realizzazione dell’opera, include anche la concessione quarantennale dei servizi commerciali e turistici e dei servizi di supporto delle attività di Short Shipping. Continua a leggere
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Il rilancio del porto di Venezia,
nuovi scavi nei canali di Marghera
Nel recente reportage effettuato da Stradafacendo in Veneto, il presidente regionale della Fai, Gianluigi Satini, aveva evidenziato i punti di debolezza del porto di Marghera (Venezia), in particolare costi e accessibilità, chiedendo una migliore viabilità e nuovi lavori per il rilancio dell’infrastruttura. Proprio oggi, mercoledì 3 marzo, sul Gazzettino di Venezia l’Autorità portuale rilancia la bonifica degli spazi industriali e la creazione di un grande terminal off-shore. Continua a leggere
Venezia, l’accesso al porto sarà
più rapido. Da febbraio via ai lavori
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Un cantiere stradale, uno ferroviario. L’accesso al porto di Marghera (Venezia) potrebbe presto migliorare. Solo così si può incentivare lo sviluppo dell’infrastruttura. Gianluigi Satini, presidente di Fai Veneto disegna gli scenari futuri del porto. “Da febbraio inizieranno dei lavori per nuove infrastrutture che serviranno per accedere e uscire in maniera rapida dal porto. È un investimento importante, che ci consentirà di evitare code e intasamenti”.
Venezia, sono troppo alti
i costi del porto di Marghera
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Attraccare al porto di Marghera (Venezia) costa tanto, tantissimo. Come spiega il presidente di Fai Veneto, Gianluigi Satini, una “nave che vuole arrivare a Marghera deve spendere 23mila euro, a Trieste ne spende 7mila e a Capodistria 5mila. È vero”, dice sempre Satini, “che poi ci si trova nel cuore del Veneto, ma la concorrenza è notevole. Anche perché la Regione Friuli Venezia Giulia aiuta il porto di Trieste finanziando la ferrovia Trieste-Padova e Capodistria cerca di offrire, sempre via treno, collegamenti per le merci verso il Centro Europa”.