Tagliare il traguardo di una competizione e vedersi mettere le manette ai polsi invece che una medaglia al collo, oppure essere battuti da un gatto: è accaduto anche questo in una gara di motociclismo. Per la precisione al termine di un’edizione di una delle corse motociclistiche più famose, affascinanti e soprattutto impegnative (in alcune edizioni semplicemente massacrante) la “Valli Bergamasche”, due parole diventate leggenda per moltissimi appassionati di moto in tutto il mondo. Protagonisti un pilota che per poterla disputare (e probabilmente avere qualche chance in più di vincerla) non aveva esitato a “prendere in prestito, dimenticando di chiedere il permesso” una moto Continua a leggere