“Continuiamo a chiamarle grandi opere, ma dovremmo chiamarle col loro vero nome, opere necessarie”. La precisazione, fatta da Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Genova in occasione del convegno ‘Sostenibilità del sistema infrastrutture’, organizzato dall’associazione degli Industriali a Palazzo San Giorgio, potrebbe apparire banale, ma non lo è affatto, Anzi, è di fondamentale importanza. Perchè con una semplicissima manciata di parole spiega al Governo che realizzare strade e ponti non è chissà quale straordinaria impresa realizzata da chissà quali strateghi della politica:è la norma, è il minimo che una classe politica possa fare se vuole tornare a essere credibile agli occhi del Paese. Continua a leggere