La notizia era nell’aria ma erano moltissimi gli operatori dell’autotrasporto a sperare che fosse infondata, allontanando così il fantasma di una reazione che tutti avrebbero voluto evitare. Ora invece lo spettro di un nuovo taglio della compensazione sull’accisa del gasolio, che il Governo si appresterebbe ad applicare, rischia di ridare corpo alla protesta. Scelta “obbligata”, se si considera che i nuovi tagli farebbero venir meno l’intesa sottoscritta nel novembre scorso con il ministero dei Trasporti, che prevedeva interventi triennali per il settore. Le intese si realizzano per essere rispettate e se oggi, dopo il taglio che si è già verificato sulle spese non documentabili, a bilanci già redatti, si registrasse una nuova “amputazione”, come anticipato dalla stampa, la reazione appare scontata. Continua a leggere