Il ghetto dei camionisti italiani: Malta rinchiude in un recinto quelli salpati dalla Sicilia

Un’area chiusa, che ricorda  i “ghetti ” per gli ebrei, questa volta riservato non a un’etnia ma a una categoria di lavoratori: i camionisti.  O meglio,  i conducenti italiani e in particolare quelli siciliani. È quello aperto (ma sarebbe meglio dire chiuso, con un vero e proprio recinto) a Malta per i  trasportatori che partono dal porto di Pozzallo col catamarano in direzione dell’isola dei Cavalieri, dove  le autorità maltesi obbligano gli autotrasportatori italiani, una volta sbarcati, a non fare ingresso nell’Isola ma a movimentare le merci in una zona di stoccaggio servendosi poi per le consegne di manodopera locale. Continua a leggere



Viaggio nel “ghetto” dei camionisti, dove nessuno può mangiare in mensa o al bar, andare in bagno

Immaginate un grandissimo  “ghetto” dove migliaia di camionisti siano costretti a lavorare  (per rifornire negozi, farmacie, ospedali, aziende….) ma senza nessuno che consenta loro di sedersi al tavolo della mensa di una delle aziende dove hanno appena scaricato le merci, di mangiare un panino in un bar vicino, perché impossibile trovarne uno aperto, di utilizzare un bagno (severamente vietato alla categoria per paura di contagio”. Una realtà immaginaria ma non troppo come conferma la denuncia fatta da Tobia Perini, sindacalista delle Filt-Cgil di Bergamo, rispetto al trattamento ormai riservato agli autotrasportatori, a seguito delle misure adottate per il contenimento del contagio da Coronavirus. Continua a leggere