Se in Italia ci fosse un reale controllo sugli appalti pubblici quanti “sbagli” (a volte cin buonissima fede, altre forse invece voluti in cambio di una bustarella?) si potrebbe scoprire e correggere? La domanda sorge spontanea leggendo la notizia di una gara per il trasloco di un ente pubblico a Milano appaltata a una cooperativa che però non era in regola con i requisiti e, dunque, dovrà rinunciare all’appalto. Continua a leggere