È una sentenza che potrebbe aprire nuove strade destinate a garantire maggior sicurezza e a frenare la concorrenza sleale quella emessa dai giudici del Tar dell’Emilia-Romagna che hanno confermato l’inibizione a operare sul territorio italiano a un autista straniero, anche dipendente di un’azienda di autotrasporto italiana, che abbia subito più verbali per violazione dei tempi di guida e di riposo. La sentenza, numero 213 del 31 luglio 2018, è stata emessa dalla sezione di Parma del Tar in risposta al ricorso presentato da un autista ungherese che lavora per un’azienda di autotrasporto di Acquasparta (Terni), e che si era visto “imporre, dal prefetto di Ravenna, il divieto di guidare per 730 giorni dopo aver ricevuto due multe per superamento dei tempi di guida e di riposo, con la decurtazione di dieci punti per ciascun verbale. Continua a leggere