Riportiamo un articolo di Emanuela Audisio per Affari e Finanza di Repubblica sull’Interporto Marche.
L’infinito qui è stato sempre scollegato. Mare, monti, pianura, cielo: incomunicabilità totale. Tra il porto di Ancona e l’aeroporto di Falconara, tra il mare Adriatico e l’entroterra, tra il sud e il nord dell’Italia. Una frattura centrale, un groviglio di arrivi e partenze mai combinato, ma per le merci che devono attraversare il mondo un centro direzionale importante. Campi di girasoli e file di camion, un traffico che potrebbe integrarsi e invece è frammentario. Continua a leggere