“Che diverse compagnie petrolifere aumentino il prezzo dei carburanti sorpassando quelli della compagnia di bandiera e attestandosi, per esempio, a oltre 1,32 euro per la benzina è francamente scandaloso”.
È duro il commento di Federconsumatori e Adusbef sui ritocchi del prezzo del carburante alla pompa. “Tali aumenti”, aggiungono in una nota i consumatori, “si registrano nel momento in cui vi è una maggiore valutazione dell’euro sul dollaro che ha superato 1,50 nonché un calo del prezzo internazionale del petrolio che scende sotto la soglia degli 80 dollari al barile. Ambedue questioni che dovrebbero determinare non aumenti bensì riduzioni. Continua a leggere