Documento unico di circolazione, la falsa partenza sta fermando camion, concessionarie…

E’ stato chiamato Documento unico di circolazione, per sottolineare che basterà solo una “nuova carta d’identità” del veicolo per sostituire la “vecchia” Carta di Circolazione, meglio  conosciuta come  il Libretto di Circolazione, e il  “vecchio” Certificato di Proprietà, riunendo in un unico documento tutti i dati: quelli tecnici (cilindrata, potenza, numero di posti, massa, emissioni, misure degli pneumatici, ecc.) forniti del ministero dei Trasporti, e quelli relativi alla proprietà (data e luogo di nascita, residenza del proprietario ma anche la situazione giuridica del mezzo  con possibili ipoteche, fermi amministrativi, ecc.) gestiti dal Pra, il Pubblico registro automobilistico). E presentando la “grande novità” sono  stati più volte sottolineati i numerosi vantaggi:   semplificare la documentazione da custodire per il proprio automezzo, far risparmiare soldi agli automobilisti, ma soprattutto snellire le pratiche burocratiche. Tutto bellissimo, sulla carta: peccato che, Continua a leggere



Obbligatorio il documento unico di circolazione, ma la Lega chiede un rinvio al 2021

La strada che porta al passaggio dal vecchio Libretto di circolazione e dal Certificato di proprietà ddi un veicolo al Du, il documento unico di circolazione e di proprietà è tutta in salita, complice anche la pandemia che ha impedito e impedisce agli studi di consulenza di poter lavorare normalmente al nuovo sistema. Per questo i deputati in Commissione Trasporti alla Camera Elena Maccanti, capogruppo, e Giuseppe Donina, hanno chiesto, attraverso un emendamento al dl rilancio presentato dal gruppo della Lega, di posticipare al 2021 l’obbligatorietà del nuovo documento prevista a partire dal 1° giugno. Continua a leggere