La riforma dei porti? Deve passare per l’autonomia finanziaria, con autorità portuali agili, innovazione sui dragaggi e le dogane, piani regolatori in 90 giorni. Sono questi i capisaldi della riforma portuale, in applicazione delle linee guida dello Sblocca Italia, che Assoporti ha fornito al governo. “È arrivato il momento del coraggio di essere pragmatici e di delineare uno scenario di cambiamento che comporti trasformazioni radicali, che non escluda processi di accorpamento e integrazione di autorità portuali nella logica europea, che produca da subito una selezione della spesa, la conclusione di importanti investimenti già in cantiere e un netto cambio di marcia nella governance, anche attraverso autonomia finanziaria e autodeterminazione finanziaria”, ha detto il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti. Continua a leggere