Quelle previste nella bozza del decreto Clima circolata nei giorni scorsi sono misure insostenibili per industria mare: difendere l’ambiente e l’occupazione sono obiettivi in testa alle priorità degli armatori italiani, ma le ricette politiche che si stanno delineando in questi giorni vanno proprio nella direzione contraria. Ad affermarlo è Stefano Messina, presidente di Assarmatori, allarmato dalla proposta di un taglio lineare del 10 per cento di tutti i sussidi considerati ambientalmente dannosi, tra cui quelli inseriti per permettere al cluster marittimo italiano di superare una pesante crisi, rilanciare l’occupazione e tornare a essere competitivo con la concorrenza internazionale. Continua a leggere