Creare dei centri unici dei servizi per l’attività di controllo doganale: una strada da seguire più volte indicata in passato dagli addetti ai lavori per decongestionare le aree portuali. Ora c’è chi, finalmente, quella soluzione l’ha adottata (sperando che l’esempio venga seguito da altri): dopo una fase sperimentale, ha preso infatti il via nei giorni scorsi l’attività
del Cus (il centro unico servizi, appunto) di Santo Stefano Magra, in provincia della Spezia, il primo del suo genere in Italia. Un progetto che trasforma in realtà l’accordo siglato nel novembre 2013 tra diversi operatori pubblici e privati presenti nel porto, consentendo di concentrare i controlli sui container in partenza e arrivo tramite l’uso del retroporto dove gli agenti doganali potranno compiere tutte le verifiche dei container, sia fisiche sia con l’uso di scanner. Continua a leggere