“Cari amici, colleghi e soci, mi sento di esternarvi il mio stato di quasi lutto in quanto ritengo sia stata uccisa la nostra passione professionale. Quello che oggi mi è stato comunicato in merito all’apertura di un’indagine formale sull’Ecobonus da parte della Commissione europea, potrebbe presto corrispondere alla morte di tante aziende e di tante famiglie che con sacrificio e dedizione hanno operato in Sicilia per servire committenti avari e disinteressati al nostro futuro”. Si apre con queste tristissime parole la lettera che Giovanni Agrillo, presidente regionale della Fai Sicilia ha scritto ai propri associati dopo aver appreso la notizia che la Commissione europea considera aiuto di Stato il contributo per il trasporto combinato strada-mare relativo agli anni 2010 e 2011. e che dunque l’ecobonus rischia di essere cancellato perché considerato illecito. Continua a leggere