Una lunga lista di “correzioni”. È quella che i rappresentanti di Confcommercio Imprese per l’Italia, riuniti a Villa d’Este a Cernobbio, sul lago di Como, per il terzo Forum Internazionale di Conftrasporto, hanno sottoposto all’attenzione del Governo e dell’intero Paese per cancellare i troppi “difetti” che ancora frenano un settore importante come quello dell’autotrasporto italiano. Un settore che sul mercato estero ha registrato negli ultimi anni un crollo verticale, con una perdita di 25 miliardi di tonnellate-chilometro sui traffici internazionali dove oggi le imprese made in Italy “valgono” solo poco più di 11 miliardi di euro. Una serie di “priorità”, elencate nel documento “Analisi e previsioni per il trasporto merci in Italia”, che partono da una richiesta gridata da anni ai quattro venti ma spessissimo inascoltata: quella di puntuali controlli su strade e autostrade, ma anche negli uffici delle aziende, per fermare la concorrenza sleale. Continua a leggere