Sul vano portacasco del suo scooter spicca, in grandissima evidenza, il simbolo che indica come il proprietario sia un portatore di handicap. Ma quel logo, color giallo su fondo nero, che stilizza una persona su una sedia a rotelle e che per anni gli ha consentito di posteggiare le proprie “due ruote” in un’area blu, per di più a due passi dall’ingresso della sede dei vigili urbani di via Quarenghi a Bergamo, quotidianamente visto e mai sanzionato dagli stesso uomini in divisa, improvvisamente una mattina non è più stato sufficiente a evitargli una bella multa, dell’importo di 30 euro, per divieto di sosta. Perché al posto di quel simbolo, gli ha spiegato un controllore dell’Atb, l’Azienda di trasporti bergamasca, categoria che da tempo “affianca” la polizia urbana nella caccia a chi pratica la sosta selvaggia (o più semplicemente ha messo le monetine nel parcometro ma ha ritardato 10 minuti rispetto all’arrivo previsto….) avrebbe dovuto esibire il bella mostra il “permesso” con tanto di dati personali che certificassero che davvero si trattava di un portatore di handicap. Continua a leggere