Camionisti, ovvero schiavi moderni costretti a trasformarsi in potenziali assassini e suicidi pur di avere uno stipendio, ricattati da moltissimi datori di lavoro che li obbligano a turni di lavoro massacrati sulle strade senza potersi ribellare, pena la perdita del lavoro. E tutto questo con la “complicità” di uno Stato che non sa o, peggio ancora, non vuole organizzare quei controlli sulle strade che permetterebbero di scoprire i “mandanti” , di garantire sicurezza sulle strade, di tutelare le imprese oneste e smascherare la concorrenza sleale o, meglio, fuorilegge. Tutto questo, e altro ancora, è raccontato da una vittima di questa incredibile realtà che ogni giorno va in scena sotto gli occhi di tutti (tranne di chi, alla guida del Paese, non vuole vedere): un camionista che ha affidato il suo disperato grido d’allarme alla redazione di stradafacendo. Ecco il suo racconto. Continua a leggere