La possibilità che sempre più imprese italiane facciano ricorso al distacco transnazionale, assumendo cioè lavoratori provenienti da Paesi della Comunità europea con il principale obiettivo di tagliare drasticamente i costi previdenziali, rischia di trasformarsi in un’autentica bomba a orologeria. Capace di distruggere il nostro sistema pensionistico visto che, come tutti dovrebbero sapere (compresi i sindacati che invece sembrano non vedere e il Governo che preferisce tacere), le pensioni si reggono proprio sull’equilibrio con i versamenti della forza lavoro attiva. Una situazione che rischia di compromettere la tenuta dei conti pubblici, ma della quale nessuno sembra aver compreso la gravità. Continua a leggere