Immaginate un posto di controllo allestito dalla polizia su una piazzola di sosta lungo l’autostrada o ai bordi (sotto i cavalcavia dopo gli ultimi episodi decisamente meglio di no….) di una strada statale o provinciale. E poi immaginate gli agenti costretti ad attendere pazientemente che l’autista fermato cerchi il telefono, contatti la propria azienda (che magari non risponde neppure al decimo squillo…) e poi, una volta avuta risposta ,che si faccia dare da chi c’è all’altro capo del telefono la conferma che i documenti di viaggio sono in regola, così come il carico, la manutenzione dell’automezzo, il cronotachigrafo per poterne dare notizia alle forze dell’ordine. Una scena (e una procedura) normale? Continua a leggere